domenica 11 novembre 2007

GO together...


Cosa sarebbe la vita senza il gioco? A proposito: conoscete il GO? Assieme agli scacchi è uno dei giochi più antichi inventati dall’uomo. E’ nato in Cina tra il 4000 e il 3000 avanti Cristo. Nei secoli successivi si è diffuso in oriente e soprattuto in Giappone, dove è considerato un’arte marziale, ovvero una via di perfezionamento e disciplina interiore. Il GO è arrivato in occidente molto più tardi, attraverso l’emigrazione cinese negli USA, e si è ulteriormente diffuso negli anni Sessanta del XX secolo, grazie anche alla cultura hippy. Il GO ha interessato molto anche gli studiosi di informatica, ma al momento è forse l’unico gioco per il quale non è stato possibile scrivere un software che permetta ad un computer di battere un giocatore mediamente bravo (laddove un IBM ha spjezzato in dui campiuone di muondo scacchi Kasparov in 1996).
Le regole del Go sono molto semplici. E’ un gioco di strategia: due giocatori, a turno, posizionano pietre (bianche e nere) su una sorta di scacchiera (il Goban). L’obiettivo è delimitare sul Goban una porzione di territorio più ampia di quella dell’avversario, cercando al tempo stesso di non perdere le proprie pietre (che in certe particolari condizioni possono essere catturate e dunque eliminate).
Detto così sembra un po’ complicato, ma vi garantisco che è molto divertente e intrigante. E’ un duello zen, senza spargimenti di sangue. Una lotta costruttiva, che premia la capacità di trovare un equilibrio: chi punta troppo sulla distruzione dell’avversario perde, così come perde chi gioca troppo in difesa (“Il punto vitale del mio nemico è il mio punto vitale”). Bastano pochi minuti per imparare a giocare a Go, ma si può continuare a migliorare per tutta la vita.
Lo scopo di tutta ‘sta pappardella? Il più antico del mondo: fare proseliti… Sto cercando di agganciare qualcuno che possa poi giocare con me. E’ infatti possibile giocare con altre persone su internet, o contro lo stesso PC grazie a diffusissimi software, ma c’è anche una fisicità del gioco che al computer si perde: l’acciottolìo delle pietre nella ciotola, il loro discreto rumore quando vengono appoggiate sul legno della scacchiera, la colorita imprecazione dell’avversario quando si accorge di aver commesso uno sbaglio…
L’unico modo per imparare è: giocare molto. E in questo senso il computer rende tutto più facile. Agli interessati segnalo il sito della
Federazione Italiana Gioco Go (della quale mi pregio essere socio), dove si trovano regole, primi rudimenti e consigli, nonché vari programmi per giocare sul PC (consiglio IGOWIN: ha anche un utilissimo tutorial e prevede una scacchiera ridotta, la cosiddetta 9x9, fondamentale per impratichirsi).
Segnalo anche il sito
http://www.gokgs.com/, dove si può non solo imparare ma anche giocare con appassionati di tutto il mondo. Altre notizie e dritte le trovate qui. Ci vediamo davanti al Goban…

Discepolo: «Qual è il gioco più complesso che l'uomo abbia mai inventato?»
Maestro: «Gli Scacchi, naturalmente.»
Discepolo: «E il Go?»
Maestro: «Il Go è sempre esistito.»