martedì 27 novembre 2007

Luxuria De Luxe

Mi ero ripromesso di non occuparmene più, di lasciar lavorare in pace la mia parlamentare di riferimento. Ma lei se le va proprio a cercare.
L’agenzia di stampa Adn-Kronos ha diffuso un articoletto di stagione dal titolo
“I regali di Natale dei VIP”. E chi è più VIP di una deputata di Rifondazione prestata allo spettacolo? E da brava VIP, Vladimir apre bocca e dà fiato, ritrovandosi a dichiarare all’Adn-Kronos che lei preferisce regalare “cose utili” e che quindi ai suoi genitori ha regalato per Natale “un bell’appartamento”.
Mi fa piacere che i signori Guadagno, grazie alla generosità del figlio, abbiamo trovato una soluzione alla loro situazione abitativa. Del resto, i molti impegni televisiv/teatral/editorial/radiofonici procurati a Vladimir dal suo nuovo agente (il migliore, in Italia: il seggio parlamentare) , le hanno dato la sospirata sicurezza economica. Niente da dire se Guadagno Vladimiro guadagna bene... Ma perché sbatterlo in faccia alla plebe? Coi tempi di magra che corrono, ha senso che una deputata di sinistra vada in giro a sbandierare che quest’anno, invece del solito maglione o del solito brucia-incenso, lei regala un appartamento? Da questo punto di vista, Berlusconi ha più buon gusto: a Natale regala dei semplicissimi Rolex.
Comunque, nel caso vogliate fare un pensierino natalizio a Vladimir, state in campana e tenete presente che non gradisce rasoi, dopobarba e simili (“non ne ho bisogno”) e tantomeno cravatte (dopo tanti anni, ancora si lamenta per quella cravatta regalatale da una zia che “non aveva capito bene com’ero fatta”). Dice: “ma allora, cosa gli regaliamo a Vladimir quest’anno?” Niente paura. Ce lo fa sapere lui stesso: “Sotto l’albero vorrei trovare un bel campione olimpico. Perché le feste si fanno, ma bisogna anche farsele fare”.
Olimpionici di tutto il mondo, sollevatori di pesi kazaki, discoboli tailandesi, pattinatori ucraini, ginnasti pratesi, fondisti scandinavi fatevi sotto… A meno che con la locuzione “campione olimpico” Vladimir (che ha fatto il liceo) non si riferisse a uno di quei bei giovanotti divini che bazzicavano l’Olimpo degli antichi greci. Vabbè: tra tanti atleti dei cinque continenti e tra tanti dèi e semidei mitologici ce ne sarà uno disposto a prendersi quest’impiastro di Vladimir -- che poi, a parte la politica e l’umorismo da “Viva la foca”, è una persona veramente a posto. Buon Natale Vladimir e se vuoi farmi un regalino: ridammi indietro il voto che ti diedi…

Nella foto: il regalo che Vladimir metterà sotto l’albero per Veltroni

domenica 11 novembre 2007

GO together...


Cosa sarebbe la vita senza il gioco? A proposito: conoscete il GO? Assieme agli scacchi è uno dei giochi più antichi inventati dall’uomo. E’ nato in Cina tra il 4000 e il 3000 avanti Cristo. Nei secoli successivi si è diffuso in oriente e soprattuto in Giappone, dove è considerato un’arte marziale, ovvero una via di perfezionamento e disciplina interiore. Il GO è arrivato in occidente molto più tardi, attraverso l’emigrazione cinese negli USA, e si è ulteriormente diffuso negli anni Sessanta del XX secolo, grazie anche alla cultura hippy. Il GO ha interessato molto anche gli studiosi di informatica, ma al momento è forse l’unico gioco per il quale non è stato possibile scrivere un software che permetta ad un computer di battere un giocatore mediamente bravo (laddove un IBM ha spjezzato in dui campiuone di muondo scacchi Kasparov in 1996).
Le regole del Go sono molto semplici. E’ un gioco di strategia: due giocatori, a turno, posizionano pietre (bianche e nere) su una sorta di scacchiera (il Goban). L’obiettivo è delimitare sul Goban una porzione di territorio più ampia di quella dell’avversario, cercando al tempo stesso di non perdere le proprie pietre (che in certe particolari condizioni possono essere catturate e dunque eliminate).
Detto così sembra un po’ complicato, ma vi garantisco che è molto divertente e intrigante. E’ un duello zen, senza spargimenti di sangue. Una lotta costruttiva, che premia la capacità di trovare un equilibrio: chi punta troppo sulla distruzione dell’avversario perde, così come perde chi gioca troppo in difesa (“Il punto vitale del mio nemico è il mio punto vitale”). Bastano pochi minuti per imparare a giocare a Go, ma si può continuare a migliorare per tutta la vita.
Lo scopo di tutta ‘sta pappardella? Il più antico del mondo: fare proseliti… Sto cercando di agganciare qualcuno che possa poi giocare con me. E’ infatti possibile giocare con altre persone su internet, o contro lo stesso PC grazie a diffusissimi software, ma c’è anche una fisicità del gioco che al computer si perde: l’acciottolìo delle pietre nella ciotola, il loro discreto rumore quando vengono appoggiate sul legno della scacchiera, la colorita imprecazione dell’avversario quando si accorge di aver commesso uno sbaglio…
L’unico modo per imparare è: giocare molto. E in questo senso il computer rende tutto più facile. Agli interessati segnalo il sito della
Federazione Italiana Gioco Go (della quale mi pregio essere socio), dove si trovano regole, primi rudimenti e consigli, nonché vari programmi per giocare sul PC (consiglio IGOWIN: ha anche un utilissimo tutorial e prevede una scacchiera ridotta, la cosiddetta 9x9, fondamentale per impratichirsi).
Segnalo anche il sito
http://www.gokgs.com/, dove si può non solo imparare ma anche giocare con appassionati di tutto il mondo. Altre notizie e dritte le trovate qui. Ci vediamo davanti al Goban…

Discepolo: «Qual è il gioco più complesso che l'uomo abbia mai inventato?»
Maestro: «Gli Scacchi, naturalmente.»
Discepolo: «E il Go?»
Maestro: «Il Go è sempre esistito.»










giovedì 8 novembre 2007

Vota la bomba

Non si sa come, Una bomba al Cantagiro è finito nella selezione del "Premio Scerbanenco 2007" (organizzato nell’ambito del "Courmayeur Noir In festival"). Non ho molte speranze di spuntarla, perché sono in lizza altri venti scrittori molto più bravi, più seri e più noir del sottoscritto. Tuttavia, mi pregio di informarvi che ai fini della proclamazione dei cinque finalisti faranno testo anche i voti espressi da lettori, simpatizzanti e parenti tramite il sito del Noir In Festival, ovvero cliccando qui: http://www.noirfest.com/scerbanenco.asp
Troverete una lista di titoli e nomi. Sulla destra c'è un aggeggino sul quale cliccare per votare il titolo prescelto. Poi vedete un po' voi... C’è tempo fino al 20 novembre. Dopo l’abbuffata di primarie e consultazioni pseudoelettorali, un voto in più o in meno non cambierà granché. Se non altro, stavolta lo si può fare comodamente da casa e senza pagare alcunché, ma anzi ricevendo in cambio qualcosa: la mia gratitudine.
N.B. Per evitare agli interessati ulteriori perdite di tempo, si informa che è possibile esprimere il voto una sola volta e che neanche un hacker potrebbe rintracciare quel cookie (infilato in chissà quale cartella) che impedisce di votare una seconda o terza o quarta volta... (E se vi chiedete come faccio a saperlo... beh, potrei anche offendermi)

Dàgli al rumeno

Tira aria di pogrom e stavolta tocca ai Rumeni. Se cercate un antidoto al pensiero unico razzista imperante soprattutto nei media (filo-governativi e non), leggetevi questo bell'editoriale di Valerio Evangelisti.