mercoledì 24 ottobre 2007

Trevi bloody Trevi

Vabbè, il vandalismo è sempre da condannare. Però (visto che ormai la frittata è fatta) ammettiamo che lo spettacolo della Fontana di Trevi in rosso è davvero notevole.
Il patetico personaggio indicato come il presunto responsabile parla di “gesto futurista” . Ma il povero Marinetti fa zang-tumb-tumb nella tomba, perché quella non è vernice del sacco futurista ma semmai pop-art de noantri, action painting e total dripping alla Jackson Pollocche, estremo orgasmo cromatico di un Rothko Siffredi.
L’effetto dell’opera è comunque andato ben oltre le intenzioni dell’autore (prenotare un posto a “Porta a porta” o, in alternativa, un seggio in Regione con AN). Fontana di Trevi en rouge è molto più della cazzata di un cazzaro: è uno sbocco di sangue nel cuore dell’invasione turistica; qualcosa di più devastante della nuova linea della metropolitana, più penetrante del parcheggio sotterraneo del Pincio, più corrosivo dello smog che bulina giorno dopo giorno monumenti e polmoni, più raccapricciante delle affissioni elettorali abusive, più provocatorio delle 21 tonnellate di escrementi espulse ogni giorno dalla popolazione canina sui marciapiedi, più innovativo dell’ormai abusata trovata situazionista delle macchine in tripla fila.
Ultim’ora: l’autore della colorazione ha trovato rifugio presso un residence vicino a Pisa, dove Oliviero Toscani l’ha fotografato immerso in una vasca piena di vernice rossa. Il nome del Residence ? San Rossore
.



Ultim'ora bis: individuata la vera responsabile dell'atto vandalico alla Fontana di Trevi. E' una pacifista americana. Eccola, nella foto, mentre mostra a Condoleeza Rice che quella roba rossa non era vernice...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma cosa cazzo dici, ma vaffanculo vai

ILARIA ha detto...

Uno scenario con echi vagamenti biblici.

Naima ha detto...

situazionista, stordente, innovativo in una Italia che è sempre più vecchia ed evocativa di se stessa!!